INTERROGAZIONE n. 151 del 28/06/2023
Sversamento di percolato nel fiume Nicà dalla discarica ubicata in località Pipino nel Comune di Scala Coeli

Al Presidente della Giunta regionale

Premesso che:
con il DPG n. 4180 del 29 marzo 2010 è stata rilasciata autorizzazione alla realizzazione di una discarica per rifiuti speciali non pericolosi in località Pipino del Comune di Scala Coeli alla società privata ... S.r.l. con capacità di abbanco di metri cubi 93.000;
una volta che la volumetria autorizzata si è esaurita, nel dicembre 2016 la ditta ... s.r.l. ha presentato, con nota prot. 58/ord/16 del 23/12/2016 acquisita al prot. n. 385398/SIAR della Regione Calabria, istanza di VIA per il progetto di ampliamento della discarica in oggetto, relativa alla costruzione di un nuovo bacino di discariche in area limitrofa a quello esistente, per un volume complessivo di un milione 172.500 metri cubi, diviso in tre lotti. Il progetto è stato poi rimodulato prevedendo un abbanco di 650.000 metri cubi. Con il Decreto Dirigenziale n. 14284 del 20/11/2019, con il quale il Dirigente ha fatto proprio il Decreto del Commissario ad acta n. 1 del 2019, si è conclusa la Procedura di VIA e AIA, rilasciando il giudizio di compatibilità ambientale e autorizzando il progetto di ampliamento della discarica;
la discarica è stata realizzata nel territorio del comune di Scala Coeli, in un’area a vocazione turistica e agricola e a pochi passi da torrenti affluenti del fiume Nicà che tracciando il confine tra le provincie di Cosenza e Crotone va a sfociare nel mare Ionio fra i comuni di Cariati e Crucoli;
Considerato che: con l’interpellanza N. 2 “Ampliamento e utilizzo al servizio del circuito pubblico della discarica di rifiuti speciali non pericolosi in località Pipino nel Comune di Scala Coeli (CS)” del 17 gennaio 2022 gli interroganti hanno chiesto al Presidente della Giunta Regionale, coerentemente con l’indirizzo e il programma di Governo, che prevede l'azzeramento del fabbisogno di conferimento in discarica nell’arco di cinque anni e la completa chiusura dei siti attualmente esistenti in Calabria, il suo intendimento, con riguardo all'ampliamento della discarica di rifiuti di località Pipino, per tutelare la salute dei cittadini, l'importante economia agricola di qualità e la vocazione turistica del territorio di Scala Coeli, messe a rischio dall’eventuale uso della discarica per il circuito pubblico di gestione dei rifiuti;
nel Consiglio Regionale del 28 febbraio 2022 è stata data risposta all’interpellanza, evidenziando che “il procedimento di approvazione del progetto di ampliamento e di rilascio della relativa autorizzazione è stato nella titolarità di un commissario ad acta, designato con pronuncia del Tar Calabria, e che questi ha svolto tutte le attività inerenti il suo mandato avvalendosi del supporto tecnico della struttura che ha valutato il progetto presentato, dopo la rimodulazione in negativo effettuata dalla ditta sul progetto originariamente presentato, in definitiva esprimendosi favorevolmente all'approvazione, in quanto superate tutte le criticità riscontrate e i rilievi tecnici in termini di valutazione ambientale, prevedendo in ogni caso specifiche prescrizioni”. Preso atto che: il 22 giugno 2023 la Procura della Repubblica di Castrovillari ha disposto il sequestro dell’impianto della discarica ubicata in località Pipino nel Comune di Scala Coeli a causa di un malfunzionamento che ha provocato lo sversamento di un ingente quantitativo di percolato di discarica nel torrente Patia/Cacciadebiti, affluente del Fiume Nicà, compromettendone le acque. Questo sversamento ha invaso l’intero tratto del fiume Nicà interessando tutta la foce dello stesso fiume;
visto l’altissimo potenziale rischio per la salute causato da questo vero e proprio disastro ambientale sono state emanate ordinanze contingibili e urgenti finalizzate alla tutela ed all’incolumità della salute pubblica da tutti i comuni dell’area. Il Comune di Crucoli con ordinanza n.11 del 22 giugno 2023, il Comune di Cariati con ordinanza n. 45 del 22 giugno 2023, il Comune di Scala Coeli con ordinanza n. 9 del 23 giugno 2023, il Comune di Terravecchia con ordinanza n. 4 del 23 giugno 2023, hanno vietato l’approvvigionamento idrico presso il fiume Nicà e la balneazione e la pesca nel tratto di mare vicino alla foce;
ad oggi, a sei giorni dall’incidente, non risultano ancora iniziate le operazioni di bonifica dei corsi d'acqua dal percolato fuoriuscito giovedì 22 giugno. Si è provveduto a innalzare argini artificiali per bloccare il percolato ma niente si è fatto per evitare che lo stesso possa finire, se non è già successo, nella falda acquifera che alimenta i pozzi usati nelle campagne e nelle aziende zootecniche causando danni irreparabili. Fonti di stampa riferiscono di un piano di bonifica che sarebbe dovuto arrivare dalla ditta proprietaria dell’impianto il 25 giugno, per permettere poi alla Regione di verificarlo ed autorizzare lo smaltimento del percolato, ma le operazioni di prelievo dei liquami inquinanti, che avrebbero dovuto essere attuate urgentemente per superare l'emergenza nel più breve tempo possibile, non sono ancora state avviate;
sembra evidente la necessità di ritirare il provvedimento VIA e AIA per la discarica posta sotto sequestro dalle autorità giudiziarie e, alla luce del disastro ambientale che si è verificato, di condurre un’indagine interna sul procedimento di autorizzazione concesso per capire perché gli uffici regionali non abbiano valutato più attentamente le numerose criticità riscontrate e i rilievi tecnici in termini di valutazione ambientale emersi durante il percorso autorizzativo. Tutto ciò premesso e considerato INTERROGANO il Presidente della Giunta regionale
Per sapere:
quali iniziative urgenti e straordinarie intende assumere la Regione Calabria per affrontare in tempi rapidi la bonifica della valle del Nicà.

Allegato:

28/06/2023
D. TAVERNISE, F. AFFLITTO